Incendio: i danni maggiori arrivano dal fumo
Studi
realizzati negli Stati Uniti e nel Regno Unito rivelano che in caso di incendio
i danni maggiori, alle persone e alle cose, vengono dai gas e dai fumi che si
sprigionano piuttosto 434b116e che dalle fiamme. Le vittime
degli incendi (oltre il 70% in base alle indagini fatte), quindi, muoiono
per la maggior parte a causa del
soffocamento e non per le ustioni. Un incendio si manifesta sempre con
produzione di fiamme, fumi e gas. La composizione di queste diverse componenti
dipende da innumerevoli variabili, legate alla composizione chimica, alla
natura dei materiali combusti, alla dinamica della combustione stessa,
all'ossigeno disponibile e alla temperatura. Negli ultimi anni la situazione si
è complicata proprio per il crescente utilizzo di materiali sintetici nella
costruzione di edifici, in particolare per arredamenti e rifiniture, ma anche
per strutture di servizio. Contemporaneamente è anche cresciuta l'attenzione
verso questo tema sia da parte degli enti formatori, sia degli operatori
portati a scegliere materiali che presentano un rischio sempre minore per la
salute dell'uomo e per l'ambiente in caso di combustione. In questo quadro si inserisce anche la scelta
dei cavi elettrici che, oltre a
essere frequentemente la causa diretta dell'innesco, nei moderni edifici
possono costituire masse di materiale combustibile di considerevoli
proporzioni: per esempio, in un complesso residenziale di 40 appartamenti si
può arrivare a circa 350 kg di materiale combustibile solo per la distribuzione
dell'energia elettrica.
In
questo e nei prossimi articoli saranno analizzati la qualità e la quantità dei
gas emessi durante la combustione e i danni che provocano.
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