Lanfranco Mariottini L'UTILIZZO DELL'IPNOSI REGRESSIVA IN PAZIENTI CON PREGRESSO STATO DI COMA
Parole chiave: ipnosi, memoria, coma, percezioni.
Premessa
Trentasette anni fa, all'età di diciassette anni, cominciai le mie prime esperienze con l'ipnosi.
Tra le varie fenomenologie una delle più suggestive è la possibilità di far rivivere al soggetto esperienze molto remote, sepolte nell'inconscio, è possibile far riaffiorare ricordi del periodo perinatale e oltre, fino ad esplorare le regioni ritenute inesistenti, prima della nascita, le vite precedenti e gli intervalli tra le vite. [1]
Dopo molte di tali esperienze, circa dieci anni fa, mi chiesi se una persona che era stata in coma o sotto anestesia potesse ricordare con l'aiuto dell'ipnosi.
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Ho chiesto a otto persone che alcuni anni prima erano state in coma se erano disponibili a rivivere quell'esperienza sotto ipnosi.
Nessuna di esse era in grado di ricordare spontaneamente qualcosa ma sotto ipnosi alcune hanno ricordato con molta chiarezza la loro esperienza.
Tre pazienti erano stati in coma per un periodo breve, da poche ore a qualche giorno.
Un paziente, un ustionato grave, era stato in coma, in parte metabolico e in parte farmacologico per circa un mese.
Quattro pazienti erano state vittime di gravi traumi stradali con un periodo di coma di oltre due mesi: questi hanno ricordato gli attimi che hanno preceduto il trauma, alcune vaghe impressioni descritte come presenze benevole di aspetto angelico che si erano avvicinate a loro ma niente più.
I primi quattro invece hanno ricordato con molta chiarezza la loro esperienza.
Un paziente aveva avuto un infarto e giunto al pronto soccorso ebbe un arresto cardiaco prontamente trattato.
In ipnosi ricordò con molta emozione quegli attimi critici:
"Un uomo è steso sul lettino, i medici si stanno affannando su quel corpo che appare pallido come una statua di cera, sto osservando dall'alto, o Dio, ma quello sono io!"
Si mise a piangere, la sorpresa e l'emozione erano tali che temetti per la sua salute e posi fine all'esperimento.
Una ragazza a seguito di una dieta dimagrante drastica ebbe un arresto cardiaco, per sua fortuna il fidanzato le fece un massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, si salvò ma rimase due giorni in coma per danno anossico cerebrale.
In ipnosi raccontò:
"Vedo il mio corpo nel letto, i medici e gli infermieri sono intorno a me, cerco di farmi sentire ma loro non si accorgono di me.
Vedo i miei parenti che piangono e anch'io piango perché penso che sono morta, sono molto triste perché vedo mia mamma piangere poi mi sono accorta di essere avvolta da una nebbia luminosa e ho visto delle persone sorridenti che mi circondavano.
Ho sentito una grande pace, ho riconosciuto alcune di quelle persone, stavo bene tra loro.
Avevo una gran nostalgia, mi mancava la mia mamma, poi sentii che una di loro mi diceva che non era ancora giunto il momento di lasciare il mondo e sarei tornata.
Improvvisamente sentii un gran dolore, avevo dei tubi in gola, tutto il mio corpo era dolorante, aprii gli occhi, mi svegliai"
Un'altra ragazza raccontò una storia molto simile.
Lei ed il suo ragazzo erano in macchina in un garage in inverno, faceva freddo e per scaldarsi accesero il motore e così si avvelenarono col monossido di carbonio.
Lei si salvò, il suo ragazzo rimase cerebroleso.
In ipnosi ricordò tutta la sua esperienza nei minimi particolari:
"Fui io ad addormentarmi per prima, il mio ragazzo cercava di svegliarmi ma il mio sonno era troppo profondo poi anche lui si addormentò.
Ero in ospedale, vedevo il mio corpo e piangevo disperata, dicevo ai medici che ero davanti a loro ma non mi vedevano e non mi sentivano.
Cominciai a sentirmi serena e molto leggera, improvvisamente mi trovai avvolta da una nebbia luminosa e una gran gioia entrò in me.
Comparvero alcune persone sorridenti. C'è mia nonna! Mi abbraccia, sono molto felice non voglio andare via da quel posto! Li riconosco tutti, mi vogliono bene, piango di gioia ma mia nonna si avvicina a me e mi dice che non è ancora il tempo, devo tornare nel mondo, io non voglio, vorrei rimanere sempre con loro ma vedo che la nebbia si infittisce e sento un gran dolore, sento male dappertutto, il mio corpo è avvolto dal dolore, vorrei strapparmi quel tubo in gola, vorrei muovere le braccia ma sono legata, sono tornata nel mio corpo"
Un ragazzo che per disperazione si era dato fuoco con la benzina riportando ustioni devastanti fece questo racconto:
"Sono in mezzo ad una giungla, sto fuggendo e mi sono perso, incontro degli uomini poco vestiti che mi circondano, ho paura ma loro hanno uno sguardo benevolo, mi circondano e mi conducono in un villaggio primitivo.
Vengo portato in una grande capanna e steso su un tavolo, tante persone mi circondano e cominciano a pregare, mi addormento.
Non so quanto tempo sono rimasto in quel posto, vedo un vecchio davanti a me, sembra il capo del villaggio, mi guarda e parla, mi dice che ora sono salvo.
Ora mi rendo conto che sono in un letto, legato, sento un dolore atroce in tutto il corpo"
Così come per il coma, a quanto pare, è possibile con l'ipnosi far ricordare ad un paziente che è stato sottoposto ad un intervento in anestesia generale cosa accade in quello stato di incoscienza.
Ho fatto un solo esperimento che comunque si è rivelato interessante.
Una paziente,ha subito un intervento laparoscopico della durata di circa un'ora in anestesia generale, al risveglio non ricordava assolutamente nulla ma sotto ipnosi fece questo racconto.
"Mi sono sentita strappare dal corpo, ho visto la sala operatoria dall'alto ed il mio corpo sul lettino.
Mio marito, medico, era presente in sala, sentivo un'atmosfera di preoccupazione così mi sono allontanata, sono uscita dalla finestra ed ho cominciato a volare sopra il paese. Non so quanto sono stata fuori ma all'improvviso mi sono sentita attrarre dal mio corpo e vi sono rientrata, ma che fu come se fossi entrata dal lato sbagliato e quando mi sono svegliata vedevo letteralmente tutto invertito, nel senso vedevo le persone capovolte e questo mi fece stare male per molte ore. Non riuscivo a muovermi e non riuscivo a comunicare il mio profondo malessere. L'anestesia generale è stata per me una esperienza violenta e ora ne ho paura."
Da ex anestesista posso dire che l'anestesia generale tradizionale è un'esperienza violenta, il paziente andrebbe preparato psicologicamente ed "accompagnato" dolcemente in quel viaggio, dovrebbe venire indotto facendogli provare il piacere del viaggio con il colloquio ed una potente preanestesia in camera da letto.
Inoltre dovremmo comportarci in sala operatoria come se il paziente fosse sveglio. Probabilmente [2] sotto anestesia il paziente è molto sensibile alle suggestioni ed un commento negativo sul suo stato di salute potrebbe essere recepito inconsciamente ed avere per lui effetti devastanti.
Commento
Questi racconti sono stati ottenuti in uno stato d'ipnosi profonda, tutti i pazienti hanno sostenuto che le immagini e le sensazioni erano molto vivide e spontanee ed avevano tutte le caratteristiche del ricordo di un fatto realmente accaduto e non di una fantasia.
Naturalmente non si può sostenere che siano ricordi reali e non elaborazioni fantasmatiche, nell'ultimo caso ad esempio si tratta chiaramente del ricordo di una rielaborazione onirica dello stato di sofferenza fisica. Ma è interessante il fatto che alcuni particolari dell'ambiente che li circondava e che loro non potevano conoscere fossero stati percepiti e riferiti, come ho potuto riscontrare, con esattezza.
Il commento conclusivo non è semplice, il numero dei casi è troppo limitato per fare delle ipotesi ma è mia opinione che tramite uno strumento d'indagine come l'ipnosi sia possibile giungere a conoscenze di importanza straordinaria e questi esempi possono essere uno stimolo a continuare la ricerca.
Lanfranco Mariottini
L'UTILIZZO DELL'IPNOSI REGRESSIVA
IN PAZIENTI CON PREGRESSO STATO DI COMA
Parole chiave: ipnosi, memoria, coma, percezioni.
RIASSUNTO
Ad alcuni pazienti che anni prima erano stati ricoverati in rianimazione in stato di coma è stato chiesto se volevano ricordare la loro esperienza mediante l'ipnosi. Quatto su otto hanno raccontato che in coma erano coscienti del luogo in cui erano ed hanno visto vicino a loro persone care defunte che le confortavano. È verosimile che la coscienza non venga persa anche sotto anestesia profonda; viene riportata una testimonianza.
Lanfranco Mariottini
REGRESSIVE HYPNOSIS IN PATIENTS
IN PREVIOUS COMATOSE CONDITION
Key Words: hypnosis, memory, coma, perceptions.
SUMMARY
Some patients who came out of coma several years before were asked if they wanted to recall their experience through hypnosis.
Four out of eight said that they had lived striking experiences.
Likely consciousness does not disappear under deep anaesthesia and maybe even when we pass away
L'Autore
Dr. Lanfranco Mariottini
Specialista in Anestesia e Rianimazione, specialista in Radiologia,
Neuroradiologo all'Ospedale Bufalini di Cesena.
Viale Bologna 41
47042 CESENATICO FC
Tel. 349-1290936
Nella ricerca pura qualsiasi ipotesi di lavoro è lecita: con particolari tecniche ipnotiche in alcune persone è possibile apparentemente trovare ricordi o piuttosto stimolare immaginazioni suggestive dell'esistenza di vite passate, anteriori alla presente. Ma poiché a tutt'oggi non è mai stata trovata alcuna prova inoppugnabile, scientifica e pragmatica, dell'esistenza della reincarnazione, nella pratica clinica psicoterapeutica ed ipnologica questa ipotesi deve essere considerata assolutamente insussistente. Qualora rarissimamente queste fantasie emergessero spontaneamente devono essere valutate pure metafore e come tali interpretate ed elaborate. (R.A. di B.)
Vedi anche: R. Arone di Bertolino - L'ipnosi "regressiva". (Rivista Medica Italiana di Psicoterapia ed Ipnosi Vol.1-2001, S.M.I.P.I. Casalecchio di Reno BO)
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