MALATTIA DI DUPUYTREN
E' una malattia relativamente frequente che
determina una difficoltà progressivamente crescente all'estensione
(allungamento) di una o più dita della mano.
La causa (eziologia) è sconosciuta, seppure è probabilmente implicata,
anche, una componente genetica:
- incidenza maggiore nella popolazione di origine nord-europea
- predisposizione familiare
- interessa più frequentemente gli uomini (7 volte più frequente che fra
le donne)
- compare generalmente dopo i 50 anni (ma esiste anche una forma
aggressiva che inizia in età adolescenziale)
- è più frequente nei diabetici, negli alcolisti, in chi assume farmaci
antiepilettici
Il tessuto connettivo (fascia palmare) che si
trova sotto la cute del palmo della mano inizia ad ispessirsi e a indurirsi;
in seguito si retrae tirando in flessione (verso il palmo della mano) le
dita.
Sintomi:
- il primo segno è un ispessimento (nodulo) nel palmo della mano, spesso
alla base della falange prossimale, con maggior frequenza in
corrispondenza del 4° o 5° dito, che può assomigliare ad un callo
- in seguito altri noduli si possono sviluppare ed estendere mentre la
pelle sovrastante si retrae
- il problema non è il dolore, ma la limitazione del movimento
(estensione delle dita) e la deformità che assume la mano: questo è il
motivo per cui spesso il paziente non ricorre al medico se non quando la
malattia è molto progredita
- l'evoluzione della malattia è imprevedibile
- talvolta possono associarsi altre manifestazioni di fibrosi come la
Malattia di Ledderhose (retrazione dell'aponeurosi plantare) o la
Malattia di La Peyronie (induratio penis plastica)
Diagnosi:
l'esperienza del vostro medico saprà riconoscere i segni appena descritti
e consigliarvi per un atteggiamento attendistico (terapia conservativa) o
una terapia chirurgica
Terapia:
poiché molti noduli non evolvono verso una vera contrattura di Dupuytren
e poiché il tessuto della cicatrice chirurgica può rendere difficile
l'asportazione di eventuali altri noduli formatisi successivamente, la
rimozione dei noduli isolati non è indicata:
una buona guida di riferimento per prendere in considerazione la
chirurgia è la "prova del piano d'appoggio" ossia se non
riuscite a distendere la mano su una superficie dura neppure
forzatamente, potrebbe essere utile l'intervento chirurgico
- Fkt: la rieducazione
funzionale, gli ultrasuoni a contatto e la laserterapia a contatto
rappresentano un tentativo di terapia nelle fasi iniziali della malattia
- Chirurgia: il vostro chirurgo selezionerà, tra le varie tecniche
disponibili, quella a voi più utile e su cui si basa la sua esperienza;
lo scopo è di liberare la contrattura e migliorare la funzione della
mano.
I risultati sono solitamente buoni, anche se la malattia può riprendere
il suo decorso
- dopo la chirurgia: è spesso consigliato uno splint (ortesi) che
mantenga in estensione le dita, utilizzato in modo continuativo subito
dopo l'intervento chirurgico e successivamente per molti mesi solo di
notte;
è importante una rieducazione funzionale con esercizi attivi per
mantenere la mobilità e resistenza delle dita
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