Aveva ventisette anni e il Passato -
e entrai nella sua vita corazzato
dalla saggezza
nessuno t'ama come t'ami tu.
Mi morse i diti come morbosa
facendomi tremare con la lingua
aguzza tra l'unghia e il polpastrello:
voleva adeguarsi ai miei racconti
di bionde amanti di industriali
conosciute in alberghi di montagna
e possedute nel corpo pervertito
su scendiletti con le frange nere.
Povero amore mio senza speranza
sapessi quante cose m'hai insegnato
attraverso la lezione popolare
della classe operaia e artigianale!
E ho svelato il mistero delle panchine
e la dolcezza dei viali al tramonto;
e fu un giardino pure la campagna
mille volte guardata ad occhi vuoti
e all'improvviso riscoperta e amata
dal grano al miracolo degli alberi.
E, infreddolita, con le spalle nude,
distesa sul mio vecchio impermeabile -
bruttina magra vergognosa -
se scendevo a scaldarla in un abbraccio
diventava così bella che lasciarla
era come rompere un incanto.
E l'ho tradita con la migliore amica.
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