ALTE DOCUMENTE
|
||||||||||
Metodo di Francesco Bacone:
La ricerca scientifica non si fonda né soltanto sui sensi né soltanto sull'intelletto. Se l'intelletto per suo conto non produce che nozioni arbitrarie e non feconde e se i sensi dall' 12112o1416m altro lato non danno che indicazioni disordinate e inconcludenti, la scienza non potrà costituirsi come conoscenza vera e feconda di risultati se non in quanto imporrà all'esperienza sensibile la disciplina dell'intelletto e ad esso la disciplina dell'esperienza sensibile. Il procedimento che realizza questa esigenza è, secondo Bacone, quello della induzione.
La sua filosofia ha lo scopo di restaurare il dominio dell'uomo sulla natura che Dio al momento della creazione gli ha concesso. Bacone critica tutta la filosofia precedente a lui, in particolare quella Greca, perché priva di un fine pratico, ma mirava al conoscere per il piacere di conoscere ed era del tutto priva di risultati pratici. Inoltre critica l'Aristotelismo poiché afferma che la verità non è "figlia" dell'autorità degli antichi, ma è "figlia temporis" cioè la verità si consegue attraverso la collaborazione degli studiosi di ciascuna generazione.
Per lui il metodo permette all'uomo il dominio della natura ed , contrariamente a quello di Aristotele (metodo deduttivo- sillogismi), è un metodo induttivo. Questo metodo è composto da due parti:
1) Pars destruens (parte distruttiva), consiste nello sgombrare la mente dai falsi pregiudizi (IDOLA) che invaso l'intelletto umano;
2) Pars costruens (parte costruttiva), consiste nell'esposizione e nella giustificazione delle regole di
quel metodo che solo può riportare la mente umana a contatto con la realtà .
La scelta e l'eliminazione su cui si fonda tale induzione suppongono in primo luogo la raccolta e la descrizione dei fatti raccolti: raccolta e descrizione dei fatti particolari: raccolta e descrizione che Bacone chiama storia naturale e sperimentale, perché non dev'essere immaginata o escogitata, ma raccolta dall'esperienza cioè dettata dalla natura stessa. Ma la storia naturale e sperimentale è così varia e vasta che confonderebbe l'intelletto anziché aiutarlo se non fosse composta e sistemata in un ordine idoneo. A questo fine servono le tavole che sono raccolte di casi o esempi (instantiae) secondo un metodo o un ordine che renda tali raccolte adatte alle esigenze dell'intelletto.
1) Tabula Praesentia (le tavole della presenza), saranno allora la raccolta delle istanze note cioè dei casi in cui una certa "natura", per esempio, il calore, solitamente si presenta;
2) Tabula Absetiae (le tavole dell'assenza), raccoglieranno invece quei casi che sono privi della natura in questione pur essendo vicini o congiunti con quelli che la presentano;
3) Tabula Graduum (le tavole dei gradi o comparative), raccoglieranno invece quelle istanze o casi nei quali la natura cercata si trova in differenti gradi, maggiori o minori: il che deve farsi o paragonando il suo aumento e la sua diminuzione nello stesso soggetto o paragonando la sua
grandezza in soggetti differenti, confrontati l'uno con l'altro.
Formate queste tavole, comincia il vero e proprio lavoro dell'induzione: la cui prima fase dev'essere negativa, deve consistere cioè "nell'escludere quelle nature che non si trovano in alcuni casi in cui la natura data è presente o si trovano in qualche caso in cui essa è assente o cresce in qualche caso in cui la natura data decresce o decresce in qualche caso in cui la natura data aumenta". La parte positiva dell'induzione comincerà soltanto dopo questa lunga e difficile opera di esclusione, con la formulazione di un'ipotesi provvisoria intorno alla forma studiata, che Bacone chiama Vindematio Prima (prima vendemmia).
Per quanto riguarda gli Idola (che ho nominato qui sopra), la loro funzione è quella di rendere conoscenti gli uomini di quelle false nozioni che ingombrano la loro mente e che sbarrano loro la strada verso la verità. Per sbarazzarsene il primo passo che si deve fare è quello della loro individuazione. Bacone ne individua quattro:
1) Idola Tribus ,sono i fantasmi della tribù cioè i pregiudizi dell'intero genere umano definito da Bacone tribù. L'intelletto umano mescola la propria natura con quella delle cose, deformandola e trasfigurandola. Sono radicati nella natura dell'uomo e nelle sue facoltà cioè nei sensi, nell'intelletto, nella volontà e nelle passioni. L'intelletto può subire l'interferenza della volontà e delle passioni ed è condizionata dalle opinioni correnti. La mente umana si appaga di generalizzazioni arbitrarie e una volta che si è formata un'opinione tende a trascurare le evidenze contrarie;
2) Idola Specus, sono i fantasmi della spelonca che derivano dall'individuo singolo, dalla sua interiorità, è considerata come una spelonca perché è un termine che rievoca la caverna di cui parlava Platone. Come nel Mito di Platone, le rappresentazioni dei prigionieri sono determinate dalla particolare condizione in cui si svolge la loro vita. Così anche l'attività conoscitiva di ogni uomo ha una spelonca o grotta particolare in cui la luce della natura si disperde e si corrompe; o per causa della natura proprio e singolare di ciascuno, o per causa della sua educazione ,... Lo spirito dei singoli individui è vario e mutevole, e quasi fortuito. Pertanto, gli idoli della spelonca, traggono la loro origine dalla natura specifica dell'anima e del corpo del singolo;
3) Idola Fori, sono i fantasmi del foro cioè della piazza. Essi derivano dalla comunione e dai rapporti che gli uomini intrattengono fra di loro e sono i più molesti di tutti, appunto perché sono legati al linguaggio;
Idola Theatri, sono i fantasmi del teatro cioè filosofie precedenti intese da Bacone come favole adatte ad essere rappresentate in un teatro. Sono i pregiudizi che si trovano nella commedie e nei testi di teatro, cioè negli scritti filosofici. In particolare, Bacone, classifica tre tipi di idola del teatro: idoli sofistici, basati su esperienze comuni non provate; idoli empirici, basati su pochi esperimenti accurati; e idoli superstiziosi, basati su una mescolanza acritica della filosofia con la teologia e con le tradizioni.
|