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Shopenhauer (1788-1860)

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Shopenhauer (1788-1860)

L'uomo non può comprendere tutto attraverso la ragione e non ha perciò la felicità.

Il filosofo cerca di spiegare l'infelicità dell'uomo, ma nella sua epoca non ha successo, nasce l'importanza quando nascono idee che si rifanno alle sue teorie come ad esempio l'esistenzialismo.

E' ateo e si rifà alla filosofia indiana che porta al nulla.



Kierkegaard è cattolico e cerca anch'egli di spiegare l'infelicità.

Il sapere dell'uomo è legato alla sua natura (SAPERE LIMITATO)

L'uomo è visto come soggetto concreto capace di conoscere le cose, perché scopre in se delle dimensioni inquietanti e conflittuali che non sono riducibili alla chiarezza della ragione.

Due dimensioni:  - L'uomo è soggetto e si rappresenta la realtà (RAPPRESENTAZIONE)

- L'uomo concreto, coglie la realtà in se e non sa spiegarla (VOLONTA')
Kant Shopenhauer

Fenomeno Rappresentazione

Noumeno  Volontà alla corporeità (sentimenti) La volontà è fatta di sofferenza e dolore

La realtà esiste perché l'uomo la può percepire sensorialmente, tutto ciò che esiste è fenomeno, un oggetto per il soggetto cioè apparenza, puro sogno, pura illusione

Da rappresentazione da soltanto fenomeni (illusioni) nasconde quindi all'uomo la vera essenza delle cose.

I fenomeni l'uomo li rappresenta nello spazio e nel tempo, che sono le forme a priori della sensibilità secondo Kant, l'intelletto ha bisogno di una terza forma a priori che è la comodità.

La vita è illusione è sogno, il mondo è ingannevole, pieno di immagini evanescenti.

La scienza è riflessione, non fa cogliere l'essenza, ma sole illusioni, apparenza.

Il fenomeno è illusione

L'uomo è portato a provare delle sensazioni ed a riflettere su di esse

La volontà di vivere è un impulso irresistibile che spinge l'uomo ad esistere ed ad agire. Questo desiderio di vivere si manifesta in tutto quello che noi possiamo fare e non è soltanto dell'uomo, ma si estende a tutte le cose, da volontà e quindi il nocciolo della realtà

I caratteri della volontà di vivere sono: - essere inconsapevole - un impulso cieco e naturale - precede la coscienza - è eterno - è indistruttibile - è unica - è cieca perché non ha nessun fine ne scopo esiste e basta.

La vita è dominata dalla volontà, l'unica verità nella vita è la volontà di vivere, tutti gli esseri vivono per vivere.

Shopenhauer è un filosofo dello smascheramento perché va contro coloro che dicono che la vita abbia un significato di per se.

La vita è voler vivere.

La vita è dolore perché è voler vivere. Desiderare è assenza di qualcosa che si vorrebbe se non ho quello che voglio provo infelicità

L'uomo può superare il dolore mediante l'arte (tragedia, musica) e l'ascesi ci porta al nulla, alla negazione della volontà.

Il percorso dell'ascesi ha tre tappe: Giustizia porta l'uomo a riconoscere se stesso e gli altri come rappresentazione di un'unica volontà. Compassione porta l'uomo a capire che il proprio dolore è analogo al dolore degli altri e quindi supera il proprio egoismo facendo nascere in se l'amore. Ascesi vera e propria per aggiungere uno stato di perfetto castità rinunciando ai piaceri per dedicarsi alle virtù proprie degli  asceti: umiltà - digiuno - povertà - sacrificio - rassegnazione

L'uomo saggio raggiunge il nulla - Nirvana - un oceano di serenità.

Kierkegaard

E' contro l'idealismo, contro i filosofi che dicevano che la ragione può spiegare tutto, è contro l'ottimismo idealistico.

E' contro Hegel perché vede la sua filosofia falsa, sa di libertinaggio

Ha una vita tormentata dal rapporto con il padre, la sua famiglia mette questo rapporto con la religione

Non sposa Regina perché Dio ha la precedenza su tutto. Egli crede nel cristianesimo ma non nella chiesa; il cristiano deve imitare Cristo.

Coloro che chiamiamo cristiani sono in realtà atei, perché parlano ma non si comportano come Cristo.

La sua filosofia esistenziale è una vera e propria teologia sperimentale, è una amobiografia teologica

In "aut - aut" (o - o) descrive l'ideale di vita estetico cioè l'ideale del seduttore, di colui che vive in attimo per attimo disperdendosi e dissipandosi nel piacere da quella vita si può uscire soltanto con "aut aut", con un salto, un distacco totale che conduce alla vita etica dell'onesto padre di famiglia o con un altro salto che porta all'esistenza religiosa.

E' un pensatore esistenziale, aveva fatto la tesi su Socrate e si era reso conto che la vita morale di Socrate che accetta la morte, ha un richiamo morale.

Due temi che derivano dall'ammirazione per Socrate:

necessità della società

filosofia intesa come impegno personale

Egli sostiene che non esiste l'umanità, esiste la persona il nucleo fondamentale del suo pensiero sono:

La singolarità: il singolo è unicità e irripetibilità, non può essere cancellato

La possibilità di scegliere: la libertà è responsabilità, di fronte al bene o al male. Da questa responsabilità nasce l'angoscia e da essa si determina la disperazione.

L'angoscia e la disperazione portano l'uomo a fare il salto della fede la quale restituisce alla disperazione la speranza e la fiducia in Dio.

Chiede in sposa Regina ma si accorge dell'errore ed è tormentato, dopo mesi decide di rompere il fidanzamento, lei rimane male e arriva alla disperazione ed alla minaccia di morte. A questo punto Kierkegaard deve fare una scelta: Dio ha la precedenza su tutto (testimonianza fondamentale). Nel scegliere Dio non tiene conto di quanto la chiesa dica perché non bisogna giustificare ma credere, la chiesa non deve speculare su Dio perché è lui a dare tutto all'uomo.

Nelle sue opere si firma con pseudonimi (si mette la maschera)

Per Kierkegaard esistere significa scegliere. La capacità che l'uomo ha di assumersi una propria responsabilità delle proprie scelte: è questo che da valore all'uomo

Chi vive la vita estetica vive nella continua ricerca del piacere. Nell'opera "aut aut" la figura di colui che vive la vita estetica è Giovanni che non è un seduttore sensuale ma fa leva sull'intelligenza, sull'arguzia su quei fattori che mancano alla donna.

Nel "Diario di un seduttore" fa un'analisi del D. Giovanni di Mozart e lo presenta come l'incarnazione della sensualità. È convinto che la vita estetica non è la fine della vita umana ma solo una tappa di essa

Chi vive la vita estetica raggiunge sempre la disperazione. Ognuno si deve togliere la maschera e scegliere

La condizione della vita etica include la famiglia con l'ideale del dovere morale nel senso più elevato. Nella famiglia il senso romanico che c'era nella vita estetica si perde perché non c'è il continuo rinnovarsi ma sempre marito e moglie.

La donna cambia ruolo: diventa l'emblema della concretezza, della felicità durevole, dell'amabilità, si dedica alla casa e ai figli senza lamentarsi.

Nella vita etica l'uomo sottomette la propria individualità alle regole della famiglia e della società. L'uomo non è più individuo ma soggetto della società. Si rende universale.

La vita etica è una vita borghese basata sul matrimonio, sulla famiglia e sul lavoro. L'uomo aderisce alle norme morali come ai suoi doveri quotidiani per abitudine, per quieto vivere. La vita etica è minacciata dal conformismo. Allora nell'uomo etico nasce un senso di colpa che deriva dall'insoddisfazione della vita matrimoniale

Tutto è una maschera. La vita è banalità (per l'uomo sposato) perché deve apparire in quel determinato modo.

Abbiamo il passaggio dalla vita etica a quella religiosa. La fede è paradosso perché è assolutamente altro rispetto alla religione e alle convinzioni della società

Il simbolo della vita religiosa è Abramo perché deve scegliere se uccidere il figlio come gli ha detto Dio o scegliere la moralità di non ucciderlo. Sceglie Dio.

Il paradosso porta ad una società perché è legata al rapporto tra individuo e Dio e quando si sceglie Dio si è soli. L'angoscia che Abramo ha provato gli ha fatto rendere conto che gli era stato comandato da Dio,

Feuerbach

Marx si rifà a Feuerbach per quanto riguarda la religione, sono stati coloro che hanno aderito alla sinistra hegeliana

(Destra hegeliana i discepoli più vecchi, sostenitori del pensiero di Hegel, la sinistra hegeliana è formata dai discepoli contrari alle idee di Hegel perché considerano per esempio l'uomo non di pensiero, ma anche corporeità, sensibilità, bisogni)

La sinistra è formata da elementi giovani che vogliono dare un'impronta diversa alla società (cambiarla)

Feuerbach pensa che la filosofia ha il compito di capire che cosa sia la religione, che è per Feuerbach alienazione perché l'uomo proietta in Dio tutte le sue capacità migliori. Dio è quindi lo specchio dell'uomo.

La religione p la proiezione dell'essenza dell'uomo e per tanto è un fatto umano.

L'uomo sposta il suo essere fuori di se, quindi l'uomo è il Dio dell'uomo.

Una volta svelato il mistero della religione al Dio del cielo Feuerbach contrappone l'uomo.

La sua filosofia è detta filosofia dell'avvenire, in quanto recupera ed esalta la centralità dell'uomo.

L'uomo è un essere concreto inserito in una società e ha dei bisogni materiali e sensibili l'uomo è ciò che mangia perché se ha la possibilità mangerà bene altrimenti avrà fame, la fame influenzerà il suo modo di vivere.

L'alimentazione costituisce una base elementare perché gli uomini vivono insieme in modo fraterno e solidale, nasce quindi fra loro l'amor e la collaborazione, da questi nasce la cultura e la civiltà.

Alla morale di Dio sostituisce la morale che raccomanda l'amore dell'uomo e l'uomo.

L'umanismo è quello di trasformare gli uomini da amici di Dio ad amici degli uomini

Marx quesito: - perché l'uomo si crea un Dio?

Marx quesito: - perché l'uomo soffre e visto che non può trovare la risposta ai suoi bisogni sulla terra e crede quindi in un Dio?

Dostoieskij

Pubblica nel 1866 "delitto e castigo", è un rappresentante del realismo russo, in lui troviamo l'influsso di Kierkegaard per quanto riguarda l'angoscia come il sentimento del possibile generato dalle libertà dell'uomo e sull'infinita distanza tra uomo e Dio.

L'angoscia di Kierkegaard la ritroviamo nel personaggio di "delitto e castigo" e troviamo la volontà di potenza di Nietzsche.

Marx (1818-1883)

Marx condivide le opinioni di Feuerbach e le supera.

Marx condivide le opinioni di Feuerbach in quanto anche per lui la religione è alienazione dell'uomo che attribuisce le sue qualità superiori ad una potenza superiore che è Dio.

Marx supera questa posizione perché si chiede il motivo per cui l'uomo si crei questo Dio.

Perché l'uomo è frustrato dalle condizioni socio - economiche. E' pieno di bisogni che non riesce a soddisfare e.

Per superare l'alienazione religiosa bisogna superare i problemi (le condizioni) socio - economici.

L'alienazione deriva dalle condizioni del lavoratore nel mondo di produzione capitalista.

La religione è l'oppio dei popoli.

L'uomo è espropriato dal suo lavoro, questo deriva dai lavori di produzione in quanto l'operaio è alienato in quanto non è ne padrone del suo lavoro ne si rende conto di quello che fa.

La conoscenza umana non può fare a meno del lavoro.

Attraverso il fare l'uomo conosce il mondo e il lavoro distingue l'uomo dall'animale.

L'uomo umanizza la natura (la trasforma) e attraverso il lavoro si naturalizza , stabilendo un rapporto tra la natura e le cose.

Se ad un uomo manca il lavoro, questa è un'esperienza dolorosa. UOMO INUTILE

L'operaio è uno schiavo considerato merce nella società industriale. L'UOMO PERDE UMANITÀ'

L'uomo è merce nelle mani del capitalista, è schiavo perché deve lavorare per produrre, produrre per arricchire il capitalista. L'uomo è ciò che produce, è quindi uno strumento.

All'origine dell'alienazione c'è la proprietà privata dei mezzi di produzione, questa provoca lo sfruttamento e deve essere quindi abolita attraverso il socialismo ed il comunismo.

Nel comunismo l'uomo riesce a trovare la sua vera natura di uomo libero (creativo) e si ripacifica quindi con il lavoro e con la natura, riesce così a collaborare.

Con il comunismo avremo l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e la soppressione della divisione in classi della società.

Gli uomini sono uguali e tutti potranno attingere ciò che è necessario per il loro fabbisogno.

La concezione della storia di Marx è definita materialista.

I suoi tratti principali sono: - la storia, è un processo materiale;

- i soggetti della storia sono gli uomini e i fatti.

Gli uomini sotto l'influsso di bisogni materiali si uniscono in società e producono mediante il lavoro dei beni che sono utili alla comunità.

Con l'ampliarsi della comunità e della domanda di più beni si verifica la specializzazione delle funzioni lavorative la quale porta alla divisione del lavoro (lavoro manuale e lavoro intellettuale).

L'avvento della proprietà privata da un lato stimola la produzione, dall'altro crea diseguaglianze tra gli uomini e quindi genera le varie classi sociali.

Con la società capitalistica e la proprietà privata dei mezzi di produzione le diseguaglianze sociali si accrescono, nasce la lotta di classe che vede due protagonisti: gli operai e i borghesi.

Il futuro dell'umanità sarà segnato da una crisi del sistema capitalistico è dall'avvento di nuovi rapporti economici e sociali basati sul socialismo e sul comunismo.

La filosofia a che si era limitata ad interpretare la storia, sino a questo momento, ora assume un compito critico e deve porsi l'obiettivo della sua trasformazione a pratica.

Il materialismo storico può essere sintetizzato nella convinzione che la forza propulsiva della storia risieda non nelle idee, nelle e religioni, nell'arte, nella politica, non quindi nella dimensione spirituale, ma nella struttura, cioè nell'economia.

La struttura determina la sovrastruttura cioè il ideologia di un paese (idee, religione, arte, politica).

Merce valore d'uso, è legato alla sua utilità;

valore di scambio, è legato al fenomeno dello scambio, ma si deve tenere conto del lavoro impiegato dall'operaio per produrre la merce.

Per Marx il lavoro è una merce che l'operaio vende a capitalista che non paga completamente il lavoro, all'operaio il tanto necessario alla sopravvivenza sua e della sua famiglia.

Quindi l'operaio non è pagato per ciò che produce e pertanto il capitalista accumula capitale, plusvalore, sfruttando l'operaio. Questo processo produce l'accumularsi in di ricchezza nelle mani e del capitalista che ricava quindi sempre più alti profitti in conquista nuovi mercati, ma ecco che a questo punto la dialettica della storia sì ritorce contro il capitalista.

Positivismo (1840-1914)

Movimento di pensiero che domina la cultura Europea. Ha fiducia nella scienza e crede che il pensiero scientifico possa rimettere a posto l'intera società. Rappresentanti principali: Auguste Comte in Franci, Stuart Mill e Herbert Spencer in Inghilterra.

La scienza è l'unica conoscenza valida, consiste nel reperimento di leggi causali e il loro controllo sui fatti. È l'unico mezzo per risolvere tutti i problemi umani e sociali precedentemente sofferti dall'umanità. È un era pervasa da un ottimismo generale che scaturisce dalla certezza del progresso.

Comte

È l'autore dell'opera "Corso di filosofia positiva" (1830-1842) è il fondatore del positivismo francese. Afferma che ci sono tre stadi attraverso i quali l'umanità deve passare -1 teologico -2 metafisico -3 positivo.

Teologico - tutti i vari fenomeni vengono interpretati come prodotti dell'azione diretta e continua di agenti soprannaturali

Metafisico - i fenomeni vengono spiegati richiamandosi ad essenze ed idee e forze astratte come la simpatia, come l'anima vegetativa

Positivo - l'uomo cerca di scoprire attraverso osservazione e ragionamento le leggi di successione e somiglianza che presiedono i fenomeni.

Lo scopo della scienza per Comte è la ricerca delle leggi (solo attraverso conoscenza possiamo modificare il fenomeno a nostro vantaggio).

Fondatore della sociologia fisica sociale statica e dinamica sociale.

Statica sociale studia le condizioni comuni che permettono l'esistenza delle diverse società nel tempo e quindi studierà la socievolezza, la famiglia, la divisione del lavoro, la cooperazione degli sforzi. La legge fondamentale della dinamica sociale è quella dei tre stadi. Esempio: il feudalesimo è lo stadio teologico, la riforma protestante è lo studio metafisico, la rivoluzione industriale è lo stadio positivo.

Comte classifica le scienze secondo le leggi logico, storico e pedagogico.

L'ordine logico è dato dalla semplicità dell'ordine del soggetto (da semplice a complesso)

L'ordine storico è individuabile nel passaggio delle singole scienze al passaggio positivo.

L'ordine pedagogico è dato dal fatto che le scienze dovrebbero essere insegnate secondo l'ordine della loro genesi storica

Gerarchia delle scienze (dal meno importante)

Matematica, Astronomia, Fisica, Chimica, Biologia, Sociologia.

La matematica è il fondamento, al piano più basso perché è compresa in tutte. La sociologia è la più importante perché è la più complessa, le comprende tutte. Non è detto che le scienze superiori siano riducibili alle scienze inferiori. Per Comte la società è una realtà naturale. L'uomo è l'essere sociale già dalla nascita.

La filosofia ha un posto secondario, ha il compito di mettere ordine nelle scienze. È il mezzo nazionale per mettere in evidenza le leggi logiche dello spirito umano.

Nell'ultima opera di Comte "Sistema di politica positiva" egli intende rigenerare la società sulla base delle conoscenze delle leggi sociali ed assume le forme di una religione dove all'amore per Dio si sostituisce l'amore per l'umanità. L'umanità è un essere che trascende gl'individui, è al di fuori degli individui. Deve essere venerava come erano venerati gli dei pagani. Comte è affascinato dal cattolicesimo sostiene che la religione dell'umanità deve essere l'esatta copia del sistema ecclesiastico. Comte si fa una religione sul modello del cattolicesimo. Nel cattolicesimo ci sono i dogmi, anche nella religione dell'umanità ci sono. I dogmi sono la filosofia positiva e le leggi scientifiche. Per diffondere i nuovi dogmi sono necessari i riti, i sacramenti, i sacerdoti, il battesimo, la cresima e l'estrema unzione secolare, i calendari. L'angelo custode positivo sarà la donna perché Comte amava una certa Clotilde, l'adorava per lui era un angelo custode. I mesi del calendario prendono i nomi più significativi delle scienze mentre i giorni della settimana prendono i nomi delle 7 scienze. Si devono costruire dei nuovi templi laici cioè istituzioni scientifiche; ci dovrà essere un papa che eserciterà il suo potere sulle autorità positive cioè i cardinali ed i vescovi (dovranno controllare le industrie gli istituti scientifiche).

In questa società positiva i giovani saranno sottomessi agli anziani. Il divorzio sarà proibito. L'umanità è il grande essere, lo spazio è il grande ambiente, la terra è il grande feticcio. Tutti e 3 costituiscono la trinità per la religione positiva. Il grande sacerdote è Comte. La legge dei 3 stadi si può trovare anche nella vita dell'uomo infatti lo stadio teologico si ha nell'infanzia, lo stadio metafisico nella giovinezza, lo stadio fisico, positivo nell'adulto. (pg. 138).

Herbert Spencer

È il fautore del positivismo utilitaristico ed evoluzionistico. La sua concezione evoluzionistica è rintracciabile nell'opera "L'ipotesi dello sviluppo" e nell'opera "I principi di psicologia". In questa opera, Spencer, prende in esame il rapporto tra religione e scienza. Afferma che tutte e due (scienza e religione) ci fanno capire che la realtà ultima è inconoscibile e l'universo è un mistero quindi il compito della religione consiste nel mantenere vivo il senso del mistero mentre il compito della scienza è quello di portare avanti la conoscenza del relativo senza pretendere di arrivare all'assoluto. Tra la religione e la scienza c'è la filosofia che è la conoscenza del più alto grado di generalità, cioè che la filosofia comprende le più ampie generalizzazioni della scienza e pertanto è definibile come la scienza dei primi principi. La filosofia deve partire da quei principi a cui la scienza è pervenuta.

L'indistruttibilità della materia

La continuità del movimento

La persistenza della forza

Questi principi valgono per tutte le scienze e possono essere unificati in un principio più generale che secondo Spencer è quello della unificazione continua della materia e del movimento. Afferma che la permanenza assoluta non esiste, tutto cambia. La legge di questo continuo mutamento è la legge dell'evoluzione. Il primo che introduce il concetto di evoluzione è Spencer, due anni dopo Darwin con "L'evoluzione delle specie" ma mentre Darwin si limita all'evoluzione degli esseri viventi, Spencer parla di evoluzione dell'universo. Le caratteristiche essenziali dell'evoluzione sono tre:

Un passaggio dalla forma meno coerente ad una più coerente

Il passaggio dall'omogeneo all'eterogeneo

Il passaggio dall'indefinito al definito

Esempi

nebulosa sistema solare

le piante che sviluppano i loro tessuti a partire dall'omogeneità del seme

tribù società civile (ruoli, compiti e funzioni)

Il punto di partenza dell'evoluzione è l'omogeneità in quanto è un momento di instabilità e siccome il progresso tende verso l'equilibrio in tutto noi troviamo l'evoluzione dall'omogeneo all'eterogeneo. Nella biologia lo troviamo anche nell'uomo la cui evoluzione può terminare soltanto con il raggiungimento della perfezione e della più completa felicità. L'uomo come l'universo procede verso il meglio ed è perciò così che si spiega l'ottimismo del positivismo. Per quanto riguarda la biologia, Spencer, sostiene che la vita consiste nell'adattamento degli organismi all'ambiente, che cambiando continuamente porta gli organismi ad un continuo adattamento attraverso la mutazione degli organi in una sfida con l'ambiente. Spencer ritiene che la vita organica abbia inizio da una massa che sebbene indifferenziata, possiede tuttavia la capacità di organizzarsi.

Per Comte la psicologia è inserita nella biologia, per Spencer è autonoma. E' una scienza che esamina le manifestazioni semplici e complessi. Le manifestazioni semplici sono i moti riflessi. Le manifestazioni complesse dipendono dalla creatività dell'uomo (opera d'arte) esaminando un quadro puoi risalire alla psicologia.

Riconosce elementi a priori nella psicologia delle persone che non dipendono dall'esperienza ma sono ereditari, comportamenti manifestati dall'uomo senza esperienza. Mentre le forme a priori in Kant corrispondono alla realtà per Spencer i comportamenti sono soggettivi e possono essere errati. Gli elementi a priori nell'individuo si manifestano a posteriori nella società. I comportamenti dell'uomo sono assimilati e diventano esperienza nella società.

Comportamento etico proteggere il fratellino per istinto. Nella specie viene assimilato e gli uomini si comportano nei confronti del debole come coi i fratelli.

Spencer sostiene che la società esista per gli individui e quindi che lo sviluppo della società è determinato dalla realizzazione dei singoli. È la società che esiste per l'individuo e non il contrario.

La morale è soggettiva perché l'uomo deve adattarsi alle nuove condizioni di vita. L'esperienza e gli schemi di comportamento vengono ereditati dall'individuo che si forma una sua morale che è frutto dell'evoluzione e quindi sono tutte norme che l'individuo riceve a priori. Questo comportamento morale è a priori perché l'uomo con l'evoluzione capirà che è giusto difendere i deboli.

Pensa che i comportamenti dell'uomo non devono essere regolati da interventi estranei come lo stato. Gli uomini evolvendosi non avranno bisogno di lotte di classe, di interventi esterni ma riusciranno a capire da soli la differenza tra interesse pubblico e privato e riusciranno a capire che attraverso l'interesse privato si progredisce.

Charles Darwin

Darwin non è un filosofo ma uno scienziato però le sue teorie suscitano problemi filosofici perché hanno riflessi su etica, sociologia e religione.

Intelletto e uomo

Per Darwin l'uomo discende dalle scimmie, teoria che sconvolge l'idea dell'antropocentrismo.

Rivoluziona il concetto di origine in quando lo fa risalire dalle origini dell'uomo e questo avrà un peso per la concezione dell'uomo per quanto riguarda la religione.

Darwin: "Intelletto quasi divino ma infima origine".

Mette in relazione animale e uomo e quindi riconduce i fenomeni dello spirito cioè quella funzione che la psicologia definisce funzioni superiori cioè i fenomeni della sfera emotiva affettiva della sfera intellettiva e della sfera sociale a processi analoghi.

Per la prima volta Darwin inserisce l'uomo nella catena della natura. L'uomo in questa catena rappresenta l'anello superiore; l'idea di evoluzione e di adattamento (inteso come processo attivo di interazione tra individui e ambiente). Evoluzione ed adattamento  sono diventati concetti chiave per le scienze che appariranno alla fine dell'800 e all'inizio del '900. Infatti nasce la psicologia comparata cioè a quella branca della psicologia che si interessa degli animali e dell'uomo e fa un parallelo tra questi due esseri.

Evoluzione ed adattamento influenzeranno anche la sociologia, l'antropologia e apporteranno un perfezionamento di queste scienze. Darwin stesso aveva pensato, per esempio, la fotografia per studiare l'uomo e certe espressioni degli animali (aveva scritto "l'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali"). (pg. 533)


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