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Tema di argomento storico

Italiana


TIPOLOGIA C: Tema di argomento storico.

Tutti gli esseri umani, senza distinzione di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto anagrafica, o nazionale, ma che diventa planetaria quindi universale.



Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada dell'affermazione dei diritti umani.

Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere coerenti e compatibili le due forme di cittadinanza.

I diritti fondamentali dell'essere umano come l'uguaglianza, la libertà, la dignità sono diritti "planetari" e obbiettivi per cui l'uomo ha da sempre combattuto. Tutti gli esseri umani senza distinzione di sesso né nazionalità o religione dovrebbero esserne titolari ma purtroppo ancora oggi non è affatto così.

Questo perché quelli che dovrebbero essere diritti di tutti gli uomini, in quanto tali, in verità sono garantiti solo alla popolazione mondiale più fortunata e agiata

Nella società in cui viviamo, basata sul denaro e sul progresso, esisteranno sempre difficoltà nell'applicazione dei diritti umani. La nostra società moderna porta con sé grosse disuguaglianze tra popolo e popolo, persona e persona, i ricchi saranno sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, per cui l'uguaglianza sociale è un obiettivo quasi irraggiungibile. Da questo nascono appunto le violazioni dei diritti umani.

Nonostante millenni di storia alle spalle non possiamo ancora dire di vivere in un mondo uguale per tutti e giusto, in cui i diritti di ogni persona siano garantiti e rispettati. C'è bisogno di cambiamenti reali, bisognerebbe agire sul serio altrimenti più passerà il tempo e più la situazione sarà grave.

Ciò che rallenta maggiormente questi importanti cambiamenti è, a mio giudizio, l'ignoranza, intesa come una delle malattie peggiori e più difficili da estirpare. Per ignoranza intendo quella stupida abitudine di non giudicare in base alle proprie esperienze ma a pregiudizi o in base a opinioni preconfezionate trasmesseci da persone ancora più stupide di noi. Io penso che nel 2004 sia impossibile fare ancora discriminazioni assurde e che non hanno significato eppure queste cose avvengono tutti i giorni, proprio davanti ai nostri occhi. Non esistono razze, siamo tutti esseri umani! Continuare a pensarla così vorrebbe dire cancellare decenni di storia e le lotte delle migliaia di persone che hanno lottato e anche perso la vita per i propri diritti e i loro ideali. Pensiamo ad esempio, nel periodo coloniale a come venivano sfruttati i neri, trattati neanche come schiavi ma come merce e che venivano usati a loro comodo dai coloni in modo più che crudele ma, naturalmente, non prima di aver già eliminato la popolazione indigena nativa americana che avevano scoperto! Oppure al periodo nazista quando un branco di biondoni con gli occhi azzurri sono stati conquistati dalla semplicità dei discorsi di un paio di baffetti neri di un nanetto innamorato di svastiche che li voleva convincere di appartenere alla pura razza ariana. chiediamo ai familiari di qualche milione di ebrei com'è andata a finire! Ma il bello è che in America oggigiorno è ancora legale la pena di morte, ciò significa che non è riconosciuto nemmeno il diritto di vivere!

Noi non siamo migliori in ogni caso. Perchè continuiamo ad appendere ai nostri balconi la bandiera della "pace" solo perchè va tanto di moda ma invece non mettiamo davvero in pratica questa famosa "pace"!? Questa è davvero ipocrisia perché in effetti dopo averla appesa cosa facciamo? Ci "scanniamo" persino col nostro vicino di casa o i nostri stessi parenti   per delle stupidaggini senza senso!

Un altro esempio può riguardare il ruolo della donna nella società nonostante i grandi passi avanti che sono stati fatti, si limita a poche novità. La parità tra i sessi non è stata ancora fatta diciamolo! Tantissimi mestieri una donna ad esempio non li può fare, eppure non dovrebbe avere le stesse opportunità e gli stessi diritti che ha un uomo? E come mai i maschietti storcono il naso oppure si fanno una grassa risata vedendo le donne in divisa? Cosa direbbero Emmeline Pankhurst e le "suffragette" che tanto hanno lottato in passato?! Se le donne e gli uomini appartenenti ad una stessa società non hanno gli stessi diritti figuriamoci se questo avviene tra popoli diversi o tra diversi strati sociali.

Le società moderne sono diventate "multietniche". In ogni grande città si trovano tante persone di diverse nazionalità, con culture, lingua e abitudini diverse che si mescolano con la realtà in cui devono vivere. La società si adatta a tutto ciò, le culture si intrecciano e si sperimentano tra loro ma rimangono comunque distaccate in profondità. C'è sempre quel pizzico di pregiudizio e di sospetto per chi è diverso da noi e soprattutto questo accade nelle persone più rigide mentalmente. Perché è così difficile la convivenza tra persone diverse? Ormai non dovremmo più vederci come cittadini di una sola città, ma come "cittadini del mondo" e allargare la nostra visione limitata della vita.

La speranza per la realizzazione di un mondo uguale per tutti, dove tutti in quanto esseri umani possiedono gli stessi diritti, dove non ci siano distinzioni o privilegi sta nei giovani, che sono a contatto con questo mondo multietnico e crescono già al suo interno. Noi siamo il futuro e la speranza per un mondo migliore e spero riusciremo a cambiarlo in meglio.


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