Ugo Foscolo..Alla sera
Forse perché della fatal quiete
tu sei l'immago, a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Parafrasi:
Quartine
Forse perché sei l'immagine (l'immago) della morte (della fatal quiete) a
me vieni così (sì) cara, o Sera! Scendi sempre desiderata (invocata) e
occupi (tieni) dolcemente (soavemente) i luoghi più segreti (le secrete vie)
del mio cuore (cor), sia (E) quando ti accompagnano (ti corteggian) le
festose (liete) nuvole (nubi) estive e piacevoli (sereni) venticelli
primaverili (zeffiri), sia (e) quando riversi (meni) sul mondo
(all'universo) le lunghe e agitate (inquiete) tenebre invernali.
Terzine
Mi fai vagare coi miei pensieri sulle vie (su l'orme) che conducono alla
morte (nulla eterno), e intanto fugge questo tempo ingrato (reo), e
fuggono insieme ad esso (e van con lui) gli innumerevoli affanni (le torme/
delle cure) con cui (onde) [il tempo] si consuma (si strugge)
insieme a me (meco). E mentre io contemplo (guardo) la tuia pace,
quello spirito (spirto) battagliero (guerrier) che freme dentro di me
(ch'entro mi rugge) si acquieta (dorme).
Livello stilistico:
Il sonetto presenta un perfetto equilibrio formale. La presenza di latinismi rivela la formazione classica del poeta e il suo legame con la tradizione.
La sintassi presenta periodi ampi e variamente modulati, in un alternarsi
equilibrato di ipotassi e paratassi. Il movimento ampio delle quartine è
affidato al parallelismo delle due frasi coordinate (E quando.e quando),
cui si oppone la concitazione drammatica delle terzine.
Tutto il componimento si fonda sul rapporto <<io>>-<<tu>>: tu sei l'immago; a
me [tu] si cara vieni; vagar mi fai co' miei pensieri e mentre io guardo la
tua pace.
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